La UILDM di Genova è lieta di invitarvi alla presentazione del libro “IL MAGO DEI BAMBINI SPECIALI” il giorno GIOVEDI’ 14 dicembre 2017 ore 17,00 presso Biblioteca De Amicis – Porto Antco – Magazzino del Cotone mod. 1.

La UILDM Genova ha pensato di promuovere un progetto che contribuisse a divulgare la conoscenza e la sensibilizzazione sul tema delle malattie neuromuscolari e a sostenere l’inclusione dei soggetti disabili nella scuola e nella società.

  L’obiettivo generale del progetto, pertanto, è quello di promuovere una percezione positiva ed una maggiore consapevolezza sociale nei confronti delle persone con disabilità, facilitando la conoscenza e la comunicazione della malattia in contesti non sanitari.

Gli obiettivi specifici pensiamo possano essere quelli di:

• Educare alla presa di coscienza e al rispetto per le diverse potenzialità dell’essere umano in generale e per la persona con disabilità in particolare;
• Approfondire la conoscenza delle malattie neuromuscolari e sensibilizzare all’importanza che la ricerca può rappresentare per il loro contrasto;
• Facilitare l’espressione delle paure, dei desideri e dei sentimenti delle persone affette e di coloro che vi ruotano intorno.

Con queste premesse e grazie al prezioso e spontaneo contributo dello scrittore Pietro Alfredo Moros e dell’illustratrice Cecilia Gattullo, ha così preso vita la fiaba “Il Mago dei bambini Speciali”.

Si tratta di un racconto poetico e suggestivo, ricco di interessanti spunti simbolici, in cui viene presentato il percorso di scoperta, accettazione e risignificazione che il protagonista compie nell’avvicinarsi al tema della diversità e della consapevolezza del valore umano.

Come nella migliore tradizione delle fiabe, tale percorso assume i caratteri della sfida e dell’avventura, ricca di emozioni, alleati, strumenti e anche ostacoli, in cui il tema della malattia e del superamento dei propri limiti appare spesso evocato e reso possibile.

Il grande potenziale di questa storia è quello di far arrivare al lettore contenuti complessi e talvolta dolorosi in modo lieve e semplice, ponendosi come ponte tra il mondo dell’infanzia e il mondo adulto e come mezzo di comunicazione aperto e libero, senza sovrastrutture e pregiudizi, proprio come aperto e libero è l’immaginario dei bambini.

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